Giornata della memoria 2021 per ricordare la Shoah: sui social i messaggi delle Istituzioni e una campagna su Instagram

di Giuseppe Latorraca

Oggi 27 gennaio si celebra la ‘Giornata della Memoria‘ in buona parte del Mondo per commemorare le vittime della Shoah (6 milioni di ebrei più altri milioni di deportati civili) e raccontare uno dei capitoli più bui della nostra storia, affinché non si ripeta. Come scriveva Primo Levi: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre“.

Istituita nel 2005 dall’ONU, la giornata viene celebrata oggi, perchè il il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa arrivarono ad Auschwitz e rivelarono al mondo l’orrore del genocidio e del campo di sterminio più conosciuto, dove trovarono poche miglia di sopravvissuti che vegetavano tra corpi morti e strumenti di tortura e di morte.
In Italia la Giornata è nata ufficialmente nel 2000, 5 anni prima della data proclamata dall’ONU.

Durante la Giornata della memoria, l’ONU invita gli Stati membri a “sviluppare programmi educativi per infondere la memoria della tragedia nelle generazioni future e impedire che il genocidio si ripeta” E ricorda che “l’Olocausto, che provocò l’uccisione di un terzo del popolo ebraico e di innumerevoli membri di altre minoranze, sarà per sempre un monito per tutti i popoli sui pericoli causati dall’odio, dal fanatismo, dal razzismo e dal pregiudizio”.

Anche quest’anno sono tantissime le iniziative in programma. Ma molte si queste saranno celebrate in streaming a causa della pandemia da coronavirus che sta piegando il mondo intero.

Sono migliaia i messaggi pubblicati sui social media da persone comuni, brand, organizzazioni e istituzioni. E numerosi gli hahstag che accompagnano questi messaggi, come #GiornatadellaMemoria , ma anche #GiornodellaMemoria, #HolocaustMemorialDay, #Shoah, #Auschwitz, #WeRemember, ecc.
Tra i tanti post pubblicati, da segnalare i messaggi social di alcune delle più grandi istituzioni italiane, come il Quirinale, Il Governo, il Ministero della Difesa, la Camera dei deputati, il Senato della Repubblica, lo Stato Maggiore della Difesa, Ministero della Giustizia, i Carabinieri, la Polizia di Stato, i Vigili del fuoco, Amnesty Italia e tanti altri  (in basso).

A Milano saranno poste altre 31 pietre d’inciampo: i sampietrini d’ottone che vengono collocati dinanzi alle abitazioni dei deportati ( con nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo della morte ) che non hanno più fatto ritorno a casa.
Le loro storie saranno pubblicate anche sulla pagina Instagram milanopietredinciampo e condivise sulle stories di Instagram di alcuni testimonial di Milano, come il sindaco di Milano Beppe Sala, Mahmood, Noemi, Costantino della Gherardesca, Stefano Boeri, Elisa, Ministri, Selton e Ghemon. Ognuno di loro adotterà per 24 ore una delle Pietre d’Inciampo e le storie che si celano dietro quelle persone: storie raccolte grazie alle ricerche degli studenti di quattro Istituti superiori di Milano (Carlo Porta, Galdus, G. Marconi e A. Manzoni) che hanno creato digitalmente 121 pietre d’inciampo virtuale che troviamo nelle strade di Milano.


Da Twitter: i post delle Istituzioni