#Indifesa: parte la campagna social per proteggere le bambine vittime di violenza

di Giuseppe Latorraca

Sono 120 milioni le ragazze con meno di vent’anni che hanno subito rapporti o atti sessuali forzati in tutto il mondo: un cifra spaventosa resa nota nei giorni scorsi dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità.
Nel suo ultimo rapporto, l’ OMS evidenzia anche il fenomeno delle baby schiave (oltre 11 milioni di bambine sfruttate in casa d’altri, sottoposte ad ogni tipo di abuso psicologico e fisico) e di 200 milioni di ragazze e bambine vittime di mutilazioni genitali.
In Italia, invce, più di due bambini subiscono abusi e violenze ogni giorno.

Tra le diverse associazioni internazionali che tutelano i minori, ce n’è una che da quasi 60 anni è in prima linea per proteggere i bambini da ogni forma di violenza o abuso e garantire loro il diritto alla salute, all’educazione e alla vita. Si tratta di Terre des Hommes che, al fine di accendere i riflettori sulla condizione di bambine e ragazze in Italia e nel mondo e raccogliere fondi, lancia oggi la Campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi #Indifesa sui social network (e non solo) da sostenere dal 26 febbraio all’8 marzo 2018 con un sms o chiamata al numero solidale 45549.

Puoi scegliere così di non essere indifferente e schierarti #Indifesa delle bambine e delle ragazze, diventando social ambassador della campagna. Per farlo, basta postare una foto (o un selfie o un video) sui propri canali social rendendo visibili il simbolo della campagna (la bimba con le trecce) e i colori nero e arancio di #Indifesa.
Puoi accompagnare la foto con un commento che esprima il tuo sdegno di fronte alla violenza e al maltrattamento (ad es. “Io non sono indifferente perché chi è indifferente è complice“, “Io non sono indifferente perché immagino un futuro senza violenza per i miei figli“, ecc.)
Accompagna la foto e il commento con l’hashtag #Indifesa e invita fan e follower a donare con un sms al numero telefonico 45549.  Il valore della donazione sarà  pari a 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari Wind Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, Coop Voce e Tiscali. Sarà di 5 euro per le chiamate da rete fissa PosteMobile, TWT e Convergenze e di 5 e 10 euro da rete fissa TIM, Wind Tre, Fastweb, Vodafone e Tiscali.

I fondi raccolti saranno utilizzati per la lotta alle mutilazioni genitali femminili in Mauritania, per la lotta della schiavitù domestica delle bambine in Perù e per campagne di sensibilizzazione contro la violenza nelle scuole italiane.

Inoltre, l’8 marzo, in occasione delle celebrazioni della Giornata Internazionale della donna, puoi unirti al Tweet up contro l’indifferenza e #Indifesa delle bambine e delle ragazze dalle 10:00 alle 12:00 utilizzando l’hashtag #Indifesa (ma anche #8marzo, #giornatainternazionaledelladonna)

Per saperne di più su Terre des Hommes e sui suoi progetti, visita il sito: Terre des hommes .

P.s. = Puoi utilizzare una di queste due ‘maschere’ per la foto o selfie che ritieni opportuno da accompagnare con l’hashtag #Indifesa oppure reinterpretarlo in base al tuo stile o la tua creatività (ad es. disegno, grafica etc.).

       


Da Facebook


Da Instagram

Ma prima di essere tutte queste cose, sono stata una bambina. E ho due figlie femmine. Ogni giorno in Italia, sì qui da noi, almeno due bambine subiscono soprusi e violenze. Penso spesso alle bambine meno fortunate. Perché per noi donne è più dura. Siamo considerate inferiori, oggetti, manodopera, nemmeno degne di provare piacere. Penso alle bambine che subiscono mutilazioni genitali, quelle costrette a sposarsi a 9 anni, quelle che devono a crescere troppo in fretta. Penso anche a mia madre che a 9 anni rammendava calze in un laboratorio. Penso a quelle bambine che vivono nelle piantagioni di caffè e banane bombardate di pesticidi. A quelle che vivono nelle discariche, nelle favelas senza fognature, invase dai topi. Penso a quella zingarella vista a Instabul, con addosso solo una maglietta, con le braccia tutte rosse tagliate dal vento del Bosforo. Penso all’indifferenza attorno a lei. Certa gente non dovrebbe poter diventare genitore. Poi penso spesso alla piccola Fortuna che ora dovrebbe giocare alle barbie e invece è sotto terra. Penso che non possiamo salvarle tutte e che le cose non cambieranno. Che se qualcuno porgerà una giacca a quella bambina, subito qualcuno gliela porterà via, per accentuare il tremore e fare più pena. Fino all’8 marzo con un sms o chiamata al numero solidale 45549 possiamo schierarci #Indifesa delle bambine e delle ragazze. Sì, continueranno a esserci altre bambine abusate, maltrattate, sfruttate, ma almeno qualcuna si sarà salvata grazie a noi. Fosse anche una sola. Con Fortuna siamo arrivati troppo tardi. Perché Fortuna doveva e poteva essere salvata. @terredeshommesitalia #orangerevolution #notonlymama #mamme #mamxmam #mumxmum #mammeblogger #mums #mammeitaliane #passione_mamma #damammaamamma #mammaaiutamamma #mammeaspillo #mammabis #motherhoodsimplified #mytinymoments #ealloraamiche #maviepuntoit #bambine #charity #ong

Un post condiviso da Ilaria Cuzzolin (@ilaria_mammablogger) in data:


Da Twitter