Oreo lancia i biscotti arcobaleno per sostenere la campagna social #proudparents che promuove l’orgoglio LGBTQ

di Giuseppe Latorraca

10.000 confezioni di biscotti Oreo in ‘edizione limitata’ farciti con i sei colori della bandiera lgbt+! I biscotti non sono disponibili in commercio negli Stati Uniti, ma si possono ottenere partecipando alla campagna social #ProudParent .
La campagna darà l’opportunità ai partecipanti di vincere una pacco di Oreo arcobaleno, condividendo sui social una foto con amici o familiari e accompagnandola con l’hastag #ProudParent + #Giveaway e tag ad @OREO. I migliori vinceranno uno dei 10.000 premi.
L’intento è stimolare un gesto simbolico per dimostrare come persone eterosessuali e cisgender possono sostenere i propri figli e parenti gay, lesbiche, transessuali, bisessuali, genderqueer.

Tra i biscotti realizzati e diffusi dal profilo twitter di Oreo (in basso), ci sono:

  • i biscotti che simboleggiano la bandiera dell’orgoglio transgender, composta da cinque strisce orizzontali: due celesti, due rosa e una bianca;
  • i biscotti Oreo che simboleggiano la bandiera dell’orgoglio pansessuale, composta da tre strisce orizzontali: una rosa, una gialla e una azzurra;
  • i biscotti Oreo che simboleggiano la bandiera dell’orgoglio bisessuale, composta da tre strisce orizzontali: una magenta, una viola e una blu scuro;
  • i biscotti Oreo che simboleggiano la bandiera dell’orgoglio lesbico, composta da cinque strisce orizzontali: una rossa, una arancione, una bianca e due tonalità di rosa.

Nata per per “creare un mondo più ricco d’amore” e realizzata in collaborazione con il sostegno di Pflag (Parents, Families and Friends of Lesbians and Gays), la campagna di Oreo è nata durante il LGBTQ+ History Month dal 1° al 31 ottobre e in concomitanza con il Coming Out Day.
Per sostenerla, Oreo ha diffuso anche un cortometraggio che racconta la storia di una ragazza che porta a casa la sua fidanzata per la prima volta: la madre è entusiasta dell’incontro mentre il padre rimane distante, ma avrà modo di dimostrare pubblicamente il suo amore alla figlia.

Alla realizzazione del corto sono stati coinvolti alcuni appartenenti alla comunità Lgbt, come le due attrici che sono una coppia anche nella vita reale.