#fumettineimusei: la campagna social dei musei di marzo 2018

Fumetti ai tempi della preistoria, pitture rupestri con scene di caccia o di vita quotidiana, antiche immagini che si integrano cn scritte: sono questi i temi della campagna social promossa dal MiBACT (Ministero dei beni culturali e del Turismo) nel mese di marzo.
Dopo il successo delle campagne degli ultimi mesi, il MiBACT invita ora i visitatori, muniti di smartphone, a ricercare e fotografare opere d’arte che “ricordino, richiamino o anticipino le tecniche del fumetto” e condividerle sui social network con l’hashtag #fumettineimusei (ed eventualmente anche con #marzoalmuseo).

La campagna è promossa su tutti i social network del MiBACT e in particolar modo sul profilo Instagram @museitaliani, profilo degli oltre 420 musei statali, parchi archeologici e luoghi della cultura italiana. E rinnova l’invito ad una vera e propria caccia al tesoro digitale ed alla condivisione delle immagini sui social network con l’hashtag dedicato.

Come le precedenti, anche la campagna #fumettineimusei è promossa con il lancio di diverse locandine digitali che emozionano per la presenza di raffigurazioni che in qualche modo rimandano all’arte del fumetto, che danno sostegno al progetto destinato ai bambini e ai ragazzi che partecipano ai laboratori museali.
Tra le tante, troviamo il vaso per olio con scene di vita all’interno di una bottega (in cui un anziano venditore di oli profumati dice all’acquirente kalo nai “Buono, vero?”) conservato al muse archeologico nazionale di Firenze; gli affreschi del I secolo conservati al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (dove viene rappresentata una donna in osteria e due avventori: i due uomini sembrano litigare sulla priorità dell’ordinazione: “Porta qui” -hoc-, dice il primo, ma l’altro controbatte “No! È mia” -non/mia est- e la donna ribatte: “Lo prenda chi vuole” -qui vol /sumat- ); il mosaico con gladiatori e cacce nel circo del 320-330 a.C. alla Galleria Borghese di Roma; l’Annunciazione di Simone Martini agli uffizi a Firenze; il Veuvius di Andy Warhol al Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli; la Vispa Teresa di Camillo Pizzigoni al Museo nazionale di Treviso; il Graffito dalle Terme del Museo Archeologico di Ercolano; le Figurine in Terracotta di Acrobati al Museo Archeologico nazionale di Taranto e tante altre.

Inoltre, in contemporanea con la campagna social del MIBACT, è nata Fumetti nei Musei , la collana di graphic novel ideata per la didattica museale, che inaugura un nuovo dialogo tra studenti e musei.

Buona caccia al tesoro.          – Tutte le campagne social del MIBACT –


Da Instagram

@fumettineimusei 🦉 Alcuni fanno risalire la storia del fumetto ai tempi della preistoria, alle pitture rupestri con scene di caccia o scene di vita quotidiana. Tutto ciò che sviluppa narrazione per immagini, laddove, spesso, si integrano scritte può essere esempio di vignette e balloon ante litteram: dalla ‘grande striscia’ della Colonna Traiana, per fare un esempio, alle scene mitologiche o quelle con la vita di santi e eroi. La nuova campagna dei #museitaliani per il mese di marzo è dedicata ai fumetti e propone le opere dei musei e dei parchi archeologici italiani che in qualche modo possano rappresentare lo stile fumettistico, dando sostegno al progetto #Fumettineimusei, realizzato dallo stesso MiBACT e destinato ai bambini e ai ragazzi che partecipano ai laboratori museali. Ventidue albi, a firma di ventuno dei più importanti graphic novelist nazionali e realizzati in collaborazione con @coconinopress, per raccontare i più bei musei e siti archeologici del Paese. . Strizzano l’occhio alle nuvolette sia il vaso per olio a figure nere con scene di vita all’interno di una bottega (Cerchia del Pittore di Antiménes, Firenze, Museo Archeologico Nazionale, ca. 520 a.C.) in cui un anziano venditore di oli profumati dice all’acquirente kalo nai “Buono, vero?” sia gli affreschi del I secolo conservati al Museo Archeologico Nazionale di Napoli: una donna avanza verso due avventori, portando una grossa brocca e un bicchiere; i due uomini sono seduti su sgabelli e sembrano litigare sulla priorità dell’ordinazione reclamata dal personaggio a destra: “Porta qui” (hoc), ma l’altro controbatte “No! È mia” (non/mia est), ma la donna spazientita ribatte: “Lo prenda chi vuole” (qui vol /sumat), invitando a bere invece un altro avventore che non compare nella scena: Oceano, vieni, bevi (Oceane/ veni bibe). . Tutte le opere e le opere su www.beniculturali.it/marzo18 #ink #graphite #comics #instaart #fumettista #LRNZ #paolobacilieri #maicolemirco #fumetto #fumetti #comic #comics #illustration #illustrator #art #arte #drawing #italy #museum #italia #italy #coconinopress #bookstagram #whatitalyis #italianmuseums #neverstopexploring #comicsartist #fumettoitaliano

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